La stazione di Università, progettata dagli architetti Karim Rashid e Alessandro Mendini, è stata inaugurata il 26 marzo 2011; la stessa, a trenta metri sotto il livello della strada, serve inoltre piazza Giovanni Bovio e corso Umberto I.
La fermata, eclettica e piena di colori, è stata concepita per simboleggiare l'era digitale e l'informazione. Ha affermato infatti Rashid che lui immaginò degli spazi «che incarnassero i saperi e i linguaggi della nuova era digitale, che trasmettessero le idee di comunicazione simultanea, d’innovazione e di mobilità proprie dell’attuale Terza Rivoluzione Tecnologica». Infatti, accanto alle scalinate che conducono allo scalo, sono state poste delle mattonelle di ceramica sulle quali è possibile trovare numerosissime parole coniate a partire dagli anni sessanta, come «network», «operativo», «portatile», «database», «interfaccia» o «software».
Ingresso della stazione Università, a piazza Giovanni Bovio, di fronte il Palazzo della Borsa.
L'atrio della stazione è caratterizzato da pannelli e colori molto suggestivi; i materiali utilizzati per la loro realizzazione sono ilCorian e l'acciaio specchiante. Negli interni è presente un forte contrasto cromatico tra i due colori principali, rosa fucsia elime, che si rivelano utili anche per indirizzare l'utenza alle banchine.
Nella hall ci sono numerose opere d'arte. Al di là dei tornelli è presente Conversational profile, ovvero due grandi pilastri cilindrici nei quali è possibile intravedere due volti di profilo, che simboleggiano il dialogo e la comunicazione tra gli esseri umani. La seconda, Ikon, è un esteso light box in cui sembrano galleggiare numerose figure tridimensionali. Tra i pilastri neri e il light box si erge invece Synapsi (o Synopsis),una scultura in acciaio satinato che rimanda all'intelligenza umana e al reticolo neurale del cervello.
Procedendo verso le scale mobili la luce penetra nel complesso dalla controsoffittatura attraverso pannelli di cristallo traslucido, serigrafati in azzurro e in rosa; lo stesso motivo si ripete nella parete verticale presente sopra la scalinata. Al piano intermedio (-1) il pavimento, dai toni neri con reticoli azzurri, gialli e verdi dell'atrio principale, assume tonalità arancioni e rosa. A fianco le scale mobili, inoltre, sono presenti dei pannelli in cristallo azzurro che contribuiscono ad aumentare la luminosità della stazione e a creare complessi giochi di rispecchiamento.
Al secondo livello (-2) il pavimento è composto da numerose mattonelle su cui sono presenti motivi grafici digitali, disposte in modo da comporre un pattern tridimensionale a tre colori. In questo piano, oltre a due light-box a forma rettangolare, sono rappresentate sulle scalinate anche due immagini di Dante Alighieri e Beatrice Portinari, riprodotti per evidenziare l'importanza del legame tra la cultura umanistica e l'arte contemporanea.
Dopo il secondo piano è possibile accedere alle banchine dove sono posti quattro grandi pannelli prodotti con il sistema lenticolare H3D; grazie a quest'ultimo le immagini riprodotte sui pannelli, al muoversi di colui che le osserva, sembrano librarsi e volteggiare nello spazio. Sempre in questo ambiente, sono presenti i sedili artistici, dalla forma sinuosa che ricorda il simbolo dell'infinito.
« Questo progetto è molto poetico, volevo dare alle persone che al mattino vanno a lavoro o all'università, che frequentano la metropolitana, cinque minuti di ispirazione. »
(Karim Rashid)
Per saperne di più sulle altre stazioni:
https://www.vienianapoli.com/2014/10/stazioni-darte.html?
https://www.vienianapoli.com/2014/10/stazioni-darte.html?