Il più famoso, e forse l'unico sopravvissuto, è possibile incontrarlo, di tanto in tanto, lungo la nota via Toledo. Solitamente posizionato con il suo banchetto sul bordo del marciapiede all'altezza della Galleria Umberto, egli, però, si limita a lucidare le scarpe dei pochi che si fermano.
'O Solachianiello, meglio conosciuto come scarparo, invece, era un calzolaio a tutti gli effetti. Poteva essere di due tipi: quello che sedeva con il proprio bancariello sotto i portoni delle case o nei bassi e quello che vagava per le strade della città con la cassetta degli arnesi.
'O Solachianiello, meglio conosciuto come scarparo, invece, era un calzolaio a tutti gli effetti. Poteva essere di due tipi: quello che sedeva con il proprio bancariello sotto i portoni delle case o nei bassi e quello che vagava per le strade della città con la cassetta degli arnesi.
Negli anni più fiorenti per questo mestiere, anche le famiglie nobili ricorrevano al solachianiello per riparare calzature scucite e far cambiare le suole consumate. Servizi che, invece, non si potevano permettere i più poveri. Per ritardare l'usura delle scarpe di quest'ultimi, lo scarparo applicava sul tacco e sotto la punta dei piccoli ferri che conferivano un tintinnio al passo dei risparmiatori, i quali, quindi erano ben riconoscibili.
Fabiana Carcatella
Riproduzione Riservata
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