Ecco una lista (non una classifica) delle dieci migliori pizzerie di Napoli.
LE 10 MIGLIORI PIZZERIE DI NAPOLI:
- Starita. Via Materdei 27, 28
- Antica Pizzeria e Friggitoria Di Matteo. Via dei Tribunali, 94
- Sorbillo. Via dei Tribunali 32
- Lievito Madre. Via Partenope 1
- Pellone. Via Nazionale 93
- La Notizia. Via Caravaggio 53/55
- 50 Kalò, Piazza Sannazaro
- Mattozzi. Piazza carità 2
- Michele. Via Cesare Sersale
- Acunzo. Via Cimarosa, 60
1. STARITA
Via Materdei 27, 28
Starita a Materdei, nata nel 1901 come cantina, diventa poi sul finire degli anni 40 un luogo di degustazione, non solo di vini, ma anche di cibi tradizionali, tanto da farla diventare un po’ alla volta trattoria e pizzeria-friggitoria.
E proprio come friggitoria appare quando, nel film L’oro di Napoli (1954), offre supporto alle riprese dell’episodio che vede Sofia Loren vestire i panni di una pizzaiola bella e adultera.
Negli anni a seguire il locale si specializza sempre di più come pizzeria, proseguendo nella direzione della migliore tradizione napoletana.
Tanto impegno, varrà a questo locale, tra gli altri, i riconoscimenti al Vaticano del Papa nel 2000 ed anche negli ultimi anni, presso varie strutture di formazione professionale, dove il sig. Starita, è docente di arte bianca.
La particolare cura per gli ingredienti, la dedizione al lavoro e la cortesia, fanno di Starita a Materdei, un locale altamente consigliabile a tutti.
Quando ci andrete, chiedete assolutamente degli angioletti, sia l'antipasto che il dolce!
2. DI MATTEO
Via dei Tribunali, 94
La pizzeria Di Matteo è uno dei locali storici più noti della città di Napoli. La fama di questa antica famiglia di pizzaioli è riconosciuta in tutto il mondo, (anche dal Presidente Clinton) non a caso turisti e stranieri pongono come tappa obbligatoria dei loro viaggi la pizzeria Di Matteo.
Riconosciuta soprattutto per la pizza fritta e le varie fritture in genere la pizzeria Di Matteo si distingue da molte altre proprio per essere al tempo stesso anche una friggitoria.
3. SORBILLO
Via dei Tribunali 32
Non molto distante da Di Matteo sorge la pizzeria Sorbillo. Avviata negli anni ’30, da nonno Luigi, che l'ha portata avanti con l’aiuto di Carolina Esposito. I due hanno messo al mondo “21 figli, tutti pizzaioli”, come recita uno slogan della pizzeria. Il pizzaiolo è un vero e proprio showman con la faccia da scugnizzo, come un po’ tutti i camerieri. Ricordano a memoria tutte le ordinazioni anche se siete in tanti e non si sbagliano mai! Il locale è sempre pieno, anche quando gioca il Napoli e le strade sono deserte. Ma state tranquilli, il servizio è velocissimo e molto efficiente.
4. LIEVITO MADRE AL MARE
Via Partenope 1
Lievito Madre al Mare è la pizzeria arrivata sul Lungomare liberato di Napoli, sempre di proprietà di Sorbillo, ma non definibile come una banale copia di quella situata al centro.
Alcuni dicono che questa pizza sia addirittura più buona di quella di Via dei Tribunali!
5. PELLONE
Via Nazionale 93
Questo locale si trova nei pressi della stazione centrale, avamposto del cibo di strada. Come accade da Di Matteo anche qui è presente un chioschetto esterno dove poter gustare, nell’attesa di accomodarsi, il meglio della tipica friggitoria napoletana.
Armatevi di pazienza perché qui, soprattutto ad ora di pranzo, la folla è tanta.
Non lasciatevi spaventare, l’abito non fa il monaco. La caratteristica principale è la pizza con dimensioni esorbitanti: gustosa e saporita.
Ambiente simpatico e cordiale.
6. LA NOTIZIA
Via Caravaggio 53/55
Un lungo apprendistato nella pizzeria tradizionale di famiglia, Fortuna, è servito a Enzo Coccia per trovare la sua dimensione ideale e a tracciare chiaramente quello che sarebbe stato il suo percorso personale. Inaugurata il 25 giugno del 1994, La Notizia è pressappoco una stanzetta, una trentina di posti in tutto, dove a regnare è lui, imponente, il forno a legna che con la sua fiamma e una temperatura di oltre 400° realizza la magia in appena 60 secondi.
Una piccola bottega affacciata direttamente sulla strada, il cui artigiano, Enzo Coccia, prepara con la stessa cura e attenzione di una padre, che giunta l’ora di andare a letto, rimbocca le coperte ai figli, il piatto più celebrato e imitato della cultura culinaria partenopea: la pizza.
7. 50 KALO'
Piazza Sannazaro
Perchè 50 Kalò?
I pizzaioli hanno un loro personalissimo gergo, per lo più incomprensibile agli altri. Usano dire kalò per indicare qualcosa di buono, e skatà per dire cattivo. Un gergo non scritto, che si tramanda da secoli.
Che attinge dal greco, perché questa è pur sempre la culla della Magna Grecia; ma che si colora di sfumature, suoni e altri rimandi. In greco kalos significa bello, ma anche buono. Mentre 50 nella cabala o nella smorfia partenopea è il pane e i pizzaioli sono maestri dell’arte bianca. Da qui nasce il nome: 50 Kalò ovvero impasto, panetto buono.
Perché è dall’impasto che nasce una buona pizza. E quello di Ciro Salvo è il frutto di una ricerca appassionata, di studio e tanta sperimentazione: innanzitutto l’accurata selezione delle farine giuste, a basso tenore proteico; quindi tanta acqua, al limite della lavorabilità, e poi una lunga lievitazione fino ad ottenere un impasto soffice, di grande leggerezza ed alta digeribilità. Un 50 kalò, appunto.
Selezionano alcuni dei prodotti che fanno grande la Campania nel mondo e che rendono speciali le pizze.
L'olio è un extravergine d’oliva biologico proveniente dalle selezioni di Don Alfonso 1890 di Sant'Agata sui due Golfi. Il Fiordilatte è quello dei Monti Lattari...
Di stagione in stagione variano il menu: ecco allora la scarola riccia per il ripieno, i friarielli, la rucola amara, i fiori di zucca ed ancora i pomodorini di Corbara, le melanzane, i carciofi.
8. MATTOZZI
Piazza carità 2
Sono pochissime le famiglie di pizzaioli che attraversando l’ ‘800 e il ‘900 sono arrivate ai giorni nostri per consegnare alle generazioni future un bagaglio di ricordi ed esperienza. Tra queste famiglie troviamo i Mattozzi, che fondarono oltre 150 anni fa la Pizzeria Ristorante di Largo Carità (oggi Piazza Salvo D’Acquisto).
Il locale nacque nel 1833 sotto il nome di “Le stanze di Piazza Carità” per mano di Antonio La Vecchia ed era frequentato dagli intellettuali della città, come lo storico della letteraturaFrancesco De Sanctis.
9. DA MICHELE
Via Cesare Sersale
Nel 1870 la famiglia Condurro diede origine ad una lunga tradizione di maestri pizzaioli nel cuore del centro di Napoli.
Michele Condurro perfezionò l’arte familiare imparando i segreti dai famosi maestri di Torre Annunziata, esperti nella lavorazione della pasta e della cottura della pizza.
Michele aprì la prima pizzeria nel 1906, laddove sorge la nuova palazzina dell’ospedale Ascalesi, la cui costruzione costrinse Michele a cambiare sede.
Cinque generazioni di maestri pizzaioli continuano l’attività del fondatore nel rispetto della tradizione e tenendo fede alle indicazioni di Michele, che volle la pizza napoletana solo nelle varietà "Marinara” e "Margherita” senza aggiunta di "Papocchie”, che ne alterano il gusto e la genuinità.
Il segreto di questo intramontabile successo, sta nell’utilizzo di ingredienti naturali e l’impiego dell’antico e collaudato metodo di lievitazione della pasta.
Un locale oramai molto noto. In zona Vomero e molto centrale, praticamente raggiungibile con qualsiasi funicolare e con la metro. Locale accogliente e pizza "Napoletana doc". Di quelle saporite ed anche fantasiose. Famoso per la sua pizza con i maccheroni o con la parmigiana.
Eccezionale la margherita al filetto con i peperoncini verdi (ordinabile solo quando i peperoncini sono primizie di stagione). Buono e abbondante il fritto misto.
10. ACUNZO
Via Cimarosa, 60
Un locale oramai molto noto. In zona Vomero e molto centrale, praticamente raggiungibile con qualsiasi funicolare e con la metro. Locale accogliente e pizza "Napoletana doc". Di quelle saporite ed anche fantasiose. Famoso per la sua pizza con i maccheroni o con la parmigiana.
Eccezionale la margherita al filetto con i peperoncini verdi (ordinabile solo quando i peperoncini sono primizie di stagione). Buono e abbondante il fritto misto.
Siete d’accordo? Ne aggiungereste altre?