Piazza Bellini è il cesso. Nono, non cominciate! Lo so, starete pensando:
"E, oilloc! Sì checàzz! E intanto sempre la ti vedo il sabato!"
E’ vero, lo ammetto, ci sono stato forse più volte che il botox negli zigomi asimmetrici di Nancy Brilli, ma, Piazza Bellini è oggettivamente diventata il degrado, il degrado più puro.
I cicchetti a 1 euro li fanno con scarti di benzodiazepine scadute, acqua di saitella e Jim Beam dell’MD. Le coppie difidanzatini appena entrati in un raggio di 25 metri a partire dalla testolina della statua di Bellini (ma che era poi, un compositore?) vengono improvvisamente impossessati da Bob di Twin Peaks, fanno le iridi bianche e iniziano a gridare a loop la stessa offesa al proprio partner; che se fossero dei Pokemon lui si chiamerebbe “Puttà” e lei “Strunz!”.
L’intero cast di Gomorra, intanto, all’una spaccata, non un minuto prima, non uno dopo, inizia a giocare alla sua versione del gioco della bottiglia: invece di farla girare a terra se le schiattano in faccia e bell’e buono ti trovi in mezzo al D-Day sponsorizzato dalla Beck’s e per sopravvivere devi strisciare a terra coi gomiti.
Inoltre, alcune teorie, avallate da quello che sembra Eminem diGhost Adventures, sostengono che la statua al centro del quadrato sia in realtà un’antenna esoterica costruita dai Templari per invocare gli ectoplasmi dei vostri ex fidanzati/eche, anche se ormai vivono in Australia, sono sposati o hanno fatto la fine dei track con l’eroina, compariranno nella folla, vi diranno che siete dei falliti, e poi scompariranno in una nuvola di fumo giallo. La ciliegina sulla torta è il micro-clima tropicale: anche se state a Napoli la temperatura media è di 45° pure se è il 15 Gennaio e il tasso di umidità è quello della battaglia di Dak To in Vietnam.
Considerati questi elementi, l’unico motivo per cui continuiamo ad andare in quella piazza è il tasso di eroina, cocaina ed MD talmente alto nell’aria da entrare nei nostri corpi attraverso il sudore, in un aerosol malefico di aria calda, giallognola e appiccicaticcia che ci rende inconsciamente dipendenti. Il vero problema adesso è: ma l’alternativa? Non vi preoccupate, a quello ci pensa lo stesso Cast di Gomorra che appena finirà le bottiglie inizierà coi proiettili costringendoci a TRANSmigrare (come fecero al Kest’è). Quale sarà l’erede di questo schifo?Finiremo con gli Emo a Dante, con i punkabbestia a Monteoliveto, con i Che Guevara Wannabe al Kest’è, con i fatti a crack a San Domenico.
Tutto quello che so è che un ragazzo in preda a un trip allucinogeno provocato dal kebab al topo mi ha detto, prima di trasformarsi in mutante dopo un esorcismo del trans che vende i filtrini, che appenderemo i vestiti di London e torneremo tutti con le camicie cifrate a fare i porcellini ai baretti:”Oink, Oink”…le sue ultime parole.
DDL